La via Maestra, manifestazione e appuntamento

Appuntamento UDI del 7 prossimo davanti a Palazzo Massimo Largo di Villa Peretti, Museo nazionale di arte romana. Orario 12,30. La via Maestra?  Con le donne e il loro coraggio. Risorsa forte di una democrazia debole.Ci siamo sempre state e anche il 7 ottobre saremo a Roma alla manifestazione perché tutte le questioni e i problemi, posti in modo neutro dall’appello nazionale, hanno invece una ricaduta differente sulla vita delle donne e degli uomini. La rivoluzione non violenta grazie a cui le donne hanno conquistato la cittadinanza avrebbe richiesto un’organizzazione totalmente diversa della società. E invece non solo non si sono rimossi gli ostacoli che limitano la libertà e impediscono alle donne il pieno sviluppo della loro persona ma si è proceduto soprattutto nel Sud a smantellare lo Stato sociale e questo nonostante le donne con il loro lavoro di cura gratuito, non riconosciuto, contribuiscano per circa il 30% al PIL. Abbiamo tra le più basse percentuali di occupazione femminile il 51,9 di contro al 67,6% Europeo e le misure decise da questo governo tra cui l’aumento del lavoro a tempo determinato e l’abolizione del reddito di cittadinanza aumentano precarietà e povertà che è soprattutto femminile. Ancora oggi la maggior parte delle donne non può decidere in piena libertà se essere o non essere madre. La 194 funziona male a causa soprattutto della altissima obiezione di coscienza e c’è un preoccupante e vergognoso attivismo dell’associazione Pro Vita contro l’autodeterminazione delle donne, favorito dal governo di destra. È stata perfino presentata una proposta di legge raccapricciante in base a cui le donne che chiedono di abortire debbono prima obbligatoriamente ascoltare il battito cardiaco del feto! Riguardo alla denatalità di cui si straparla inutilmente da anni, è evidente che nella situazione italiana mettere al mondo una creatura per una giovane donna è un atto di grande coraggio o d’incoscienza, se non ha alle spalle una famiglia che possa sostenere il suo progetto. Basti ricordare che una donna su 5 è costretta a lasciare il lavoro dopo il primo figlio e che gli asili nido sono del tutto insufficienti. La particolare attenzione nei confronti della vita e degli esseri umani che spinge le donne a farsi carico dei familiari fa sì che il cattivo funzionamento della sanità, a causa ad esempio delle lunghe liste d’attesa, gravi soprattutto su di loro. Sono ancora le donne che in misura maggiore suppliscono alle carenze di una scuola non adeguata ad una società sempre più complessa che richiede un di più di sapere e di capacità critica, una scuola che tra l’altro continua a cancellarle dal patrimonio culturale che viene trasmesso. Le donne insomma pur essendo la maggioranza che tiene in vita questo paese vengono penalizzate o dimenticate dalla politica istituzionale e non si fanno neppure leggi, come quella sulla trasmissione del doppio cognome, che non avrebbero alcun costo ma servirebbero a ripristinare la giustizia, dando finalmente il legittimo riconoscimento alle donne madri.La politica istituzionale dimentica le donne, l’organizzazione sociale non le prevede e per finire gli uomini le ammazzano. Le donne devono stare sempre in guardia, difendersi dalla violenza sessuale e fare fronte anche all’incapacità maschile di confrontarsi con la libertà femminile che può sfociare in tremendi femminicidi. Si continua a fare poco e male per prevenire e contrastare efficacemente questo grave fenomeno strutturale in una società ancora per molti aspetti patriarcale. La scuola potrebbe fare molto non aggiungendo inutili e quanto mai discutibili discipline ma con una seria formazione rivolta alle/ai docenti di tutte le materie per metterli in grado di riconoscere e svelare l’autorizzazione alla violenza sulle donne che attraversa l’intera cultura patriarcale e che si trasmette senza neppure rendersene conto alle giovani generazioni. Occorre smascherare la falsa neutralità e universalità del pensiero maschile e fare conoscere le donne che hanno prodotto pensiero. Per costruire una convivenza fondata sul rispetto della differenza i ragazzi devono assumere consapevolezza della loro parzialità e le ragazze devono acquistare maggiore senso di sé e sicurezza anche attraverso l’acquisizione di una tradizione culturale femminile. Invece di investire in tutti i settori fondamentali per difendere la vita sul pianeta - la famosa/fumosa transizione ecologica - e per assicurarne a tutte/i una buona qualità, in direzione di una maggiore giustizia sociale, aumentano le spese militari e nelle scuole in modo subdolo si reintroduce una cultura militarista. Di fatto, nonostante l’art. 11 della Costituzione esplicitamente lo vieti, partecipiamo ad una guerra, inviando ormai da quasi 2 anni armi all’Ucraina, che servono ad ammazzare e a distruggere e non certo, come vorrebbero farci credere, alla pace. L’eredità che facciamo nostra è quella delle donne cancellate dalla storia che non hanno dichiarato guerra, rimediandone anzi ai mali e delle donne, come le madri costituenti, che si sono battute per affermare il valore della pace.È arrivato il momento di voltare pagina.Vogliamo, pretendiamo un’altra storia!  

Manifestazione "la strada maestra"

"(...) La Costituzione antifascista nata dalla Resistenza – nel riconoscere il lavoro come elemento fondativo, la sovranità del popolo, la responsabilità delle istituzioni pubbliche di garantire l’uguaglianza sostanziale delle persone, i diritti delle donne, il dovere della solidarietà, la centralità della tutela dell’ambiente e degli ecosistemi, il ripudio della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali – ha delineato un assetto istituzionale che, attraverso la centralità del Parlamento, fosse il più idoneo ad assicurare questi principi costitutivi e a realizzare un rapporto tra cittadini/e e istituzioni che non si esaurisce nel solo esercizio periodico del voto ma si sviluppa quotidianamente nella dialettica democratica e nella costante partecipazione collettiva della rappresentanza in tutte le sue declinazioni politiche, sociali e civili. Per contrastare la deriva in corso e riaffermare la necessità di un modello sociale e di sviluppo che riparta dall’attuazione della Costituzione, non dal suo stravolgimento, ci impegniamo in un percorso di confronto, iniziativa e mobilitazione comune che – a partire dai territori e nel pieno rispetto delle prerogative di ciascuno – rimetta al centro la necessità di garantire a tutte le persone e in tutto il Paese i diritti fondamentali e di salvaguardare la centralità del Parlamento contro ogni deriva di natura plebiscitaria fondata sull’uomo o sulla donna soli al comando.PER QUESTE RAGIONI E A SOSTEGNO DELL’INSIEME DELLE PROPOSTE INDICATE, CI IMPEGNIAMO A REALIZZARE Il 7 OTTOBRE UNA GRANDE MANIFESTAZIONE A ROMA per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare".ACLIACTION AIDALI - AUTONOMIE LOCALI ITALIANEALLEANZA PER LA RIFORMA DELLE CURE PRIMARIE IN ITALIAANPIANTIGONEAOI - COOPERAZIONE E SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALEARCIARTICOLO 21ASSOCIAZIONE LAUDATO SI'- UN'ALLEANZA PER IL CLIMA, LA TERRA E LA GIUSTIZIA SOCIALEASSOCIAZIONE AMORE E PSICHEASSOCIAZIONE LA BOTTEGA DEL POSSIBILEASSOCIAZIONE PER IL RINNOVAMENTO DELLA SINISTRAASSOCIAZIONE PROTEO FARE SAPEREASSOCIAZIONE SALUTE DIRITTO FONDAMENTALEASSOCIAZIONE SALUTE INTERNAZIONALEASSOCIAZIONE VICENTINA CILLSA (CITTADINI PER IL LAVORO, LA LEGALITÀ, LA SALUTE E L’AMBIENTEAUSERCAMMINARE INSIEME ODVCAMPAGNA PHC PRIMARY HEALTH CARE NOW OR NEVERCGILCIPESCIPES - CENTRO INIZIATIVE PROMOZIONE DELLA SALUTE E L'EDUCAZIONE SANITARIACITTADINANZATTIVACNCACOMITATO DI QUARTIERE CONA,FONTE BAIANO E PIANO SOLARE-CENTRALE TERAMOCOMUNITÀ SAN BENEDETTO AL PORTOCOORDINAMENTO DEMOCRAZIA COSTITUZIONALECOORDINAMENTO SALUTE MENTALECOPERSAMMCRSEMERGENCYEUROPE FOR PEACEFAIRWATCHFEDERCONSUMATORIFONDAZIONE ALESSANDRO E TULLIO SEPPILLI  E.T.S.FONDAZIONE FRANCA E FRANCO BASAGLIAFONDAZIONE GIMBEFONDAZIONE NILDE IOTTIFORUM DISEGUAGLIANZE DIVERSITÀFORUM DROGHEFORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUAFORUM PER IL DIRITTO ALLA SALUTEFORUM SALUTE MENTALEGREENPEACEGRUPPO ABELEGRUPPO SOLIDARIETÀISTITUTO FERNANDO SANTIISTITUTO GRAMSCI DI FERRARALEGAMBIENTELIBERALIBERTÀ E GIUSTIZIALINKLISBON INSTITUTE OF GLOBAL MENTAL HEALTMEDICINA DEMOCRATICAMOVIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICANONNA ROMAOSSERVATORIO STOP OPGPRIMA LA COMUNITÀPSICHIATRIA DEMOCRATICARETE ITALIANA PACE E DISARMORETE NUMERI PARIRETE SALUTE WELFARE TERRITORIORETE STUDENTI MEDISALUTE DIRITTO FONDAMENTALESALVIAMO LA COSTITUZIONESBILANCIAMOCISIEPSOLARIS ODVSOS SANITÀSUNIATAVOLO INTER ASSOCIATIVO SALTAMURITAVOLO NO AUTONOMIA DIFFERENZIATAUDI - UNIONE DONNE IN ITALIAUDSUDUUISPUNASAMVE.R.SO VENETO RICERCA SOCIALEWWF  Link manifestazione: https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2023/08/04/news/la-via-maestra-insieme-per-la-costituzione-7-ottobre-cgil-appello-3298933/    

Spettacolo "I treni della felicità"

"I treni della felicità. Questa storia nei libri di storia non c’è" racconta un episodio storico dell’immediato Dopoguerra che vede protagoniste le donne nell’organizzazione di convogli che hanno trasferito “in Alta Italia”, principalmente in Emilia Romagna, circa 70 mila bambini in condizioni di assoluta miseria da tutta la penisola. ·  7 marzo PARMA - Teatro Due ·  8 marzo LUGO DI ROMAGNA - Teatro  Rossini - ·  9 marzo  GUASTALLA REGGIO EMILIA   - Teatro Ruggeri·  10 marzo SAN MINIATO  (Pisa) - Teatro Quaranthana·  11 marzo SAVONA - Teatro Sacco  ·  12 marzo GENOVA VOLTRI ·  13 marzo GENOVA VOLTRI matinée·  14 marzo  GENOVA VOLTRI matinée·  16 marzo PORDENONE Auditorium Concordia  ·  18 e 19 marzo - PESCARA - Teatro Florian·  21 e 22 marzo NAPOLI - Sala Assoli ·  24 25 26 27 marzo SAMBUCA DI SICILIA (AG) Teatro L' Idea  ·  7 marzo PARMA - Teatro Due ·  8 marzo LUGO DI ROMAGNA - Teatro  Rossini - ·  9 marzo  GUASTALLA REGGIO EMILIA   - Teatro Ruggeri·  10 marzo SAN MINIATO  (Pisa) - Teatro Quaranthana·  11 marzo SAVONA - Teatro Sacco  ·  12 marzo GENOVA VOLTRI ·  13 marzo GENOVA VOLTRI matinée·  14 marzo  GENOVA VOLTRI matinée·  16 marzo PORDENONE Auditorium Concordia  ·  18 e 19 marzo - PESCARA - Teatro Florian·  21 e 22 marzo NAPOLI - Sala Assoli ·  24 25 26 27 marzo SAMBUCA DI SICILIA (AG) Teatro L' Idea   ​Invitiamo le donne, ragazzi e ragazze, e anche gli uomini a partecipare a quest'evento, valorizzandone l’importanza. Raccontare questa storia oggi con uno spettacolo ha un’importanza davvero rilevante. Essa rappresenta un modello positivo per le italiane e gli italiani. Queste donne straordinarie hanno messo in atto una politica trasformativa, con una visione di Paese e di futuro che ha molto da insegnarci, come singoli e come comunità. Per questo l'UDI ha dato il proprio patrocinio nazionale. Lo spettacolo a marzo sarà in tournée nelle località in elenco. Sarebbe nostro auspicio che il prezioso tamtam di UDI raggiungesse anche queste località, affinché questa storia arrivi al maggior numero di persone. Sappiamo quanto può essere potente una rete di donne.      

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