8 MARZ0 2019

 

 

 

La giornata internazionale delle donne coinvolge ormai tutto il mondo e in Italia sono 75 anni che in questa data riassumiamo le lotte e le mobilitazioni delle donne segnando e rilanciandotutte le rivendicazioni di libertà e di diritti delle donne italiane e di solidarietà con altre donnenel mondo.

 

Oggi viviamo un tempo in cui il sistema neoliberista selvaggio, il fondamentalismo e la misoginia neopatriarcale si esprimono attraverso un’azione multiforme, che va ad intaccare le sfere più disparate della società, e producono guerre e disastri ambientali che ipotecano il presente e il futuro. Ci troviamo così di fronte a continue e diverse minacce locali e globali, frutto in gran parte dello sfruttamento di popoli, di territori, dell’industria delle armi e di poteri biotecnologici senza coscienza del limite.

 

Oramai, il dominio di pochi sembra sapersi esprimere solo attraverso la forza e la manipolazione di massa e questa comporta continue minacce di guerre locali per procura chesono pericoli internazionali. Si continua ad ignorare l’emergenza climatica testimoniata da sempre più frequenti disastri ambientali e a relegare i/le migranti prodotti da queste situazioni in un discorso di criminalizzazione e di abbandono al proprio destino facendone una leva per rafforzare populismi e sovranismi. Nonostante le mobilitazione delle donne in tutto il mondo come vediamo da anni, e come abbiamo constatato anche il 25 novembre, continua un’escalation agghiacciante di violenza maschile sia con gli stupri di guerra e di pace, che la violenza domestica, che colpisce anche l’infanzia. L’uso massivo delle MGF in alcuni continenti e l’uso della GPA in tanti paesi del mondo, la prostituzione e la tratta, producono clamore di breve durata mentre alle parole non corrispondono politiche quotidiane, organiche e strutturali per le donne e la loro autonomia. In concreto poco o nulla viene messo in campo contro il ruolo subalterno delle donne, mentre assistiamo alla loro colpevolizzazione per la denatalità così come la fragilità degli uomini violenti e la minimizzazione dei loro attivengono impunemente rimarcati dai mass media destinati al grande pubblico e dai social oltre che da forze politiche e da molti governi.

 

In tale contesto, una risposta concreta ed efficace per un futuro migliore in questo 8 marzo 2020, forti del pensiero politico delle donne e della storia del femminismo, è di essere noi a prendere il mondo nelle nostre mani e lottare per avere quotidianamente e da protagoniste cura del mondo. Vogliamo un ambiente sano, un sistema scolastico e della ricerca che funzioni, vogliamo che le spese per le armi servano alla sanità e a un sistema più forte e organizzato di welfare che protegga meglio tutti dai bambini agli anziani, vogliamo lavorare tutte e tutti, con dignità e senza sfruttamento, vogliano che il lavoro di cura sia condiviso da uomini e donne, vogliamo uno stop all’inquinamento. In questo anno in cui ricorre il 75° anniversario dell’UDI dal suo primo Congresso, in cui mai siamo state zitte, ancora oggi, continueremo il lavoro che dal dopoguerra ci caratterizza ma per affermare che il pensiero e la libertà femminile è una grande possibilità per capire meglio, governare e prendersi cura di questo mondo che corre rischi terribili mentre ha energie immense.

 

Pertanto continueremo a rivendicare il diritto di lottare contro le guerre e per la costruzionedi pace, una costruzione che avviene e deve continuare ad avvenire attraverso la pratica dellasolidarietà, del rispetto, della tutela della salute, del lavoro, della cultura, dell’ambiente, del confronto e del rispetto tra le e i diversi.

 

Il nostro 8 marzo 2020 dunque è all’insegna di queste parole, affinché tutte le donne possanodiventare costruttrici di pace, poiché questa definisce la qualità della nostra vita e delle nostrerelazioni umane, private, pubbliche e sociali nel mondo e perché il conflitto politico eculturale avvenga nei termini democratici previsti dalla Costituzione!

 

Per questo invitiamo tutte a PRENDERE IL MONDO NELLE NOSTRE MANI!

 

PER CAMBIARE!

 

Roma, 8 marzo 2020

 

 

 

 

 

Giornata Internazionale della Donna